La fine di un trattamento ortodontico rappresenta un traguardo importante: finalmente puoi goderti il sorriso che hai sempre desiderato. Tuttavia, per garantire che i denti rimangano perfettamente allineati, c’è ancora un’ultima fase da affrontare: la contenzione. Si tratta di un passaggio imprescindibile, poiché i denti tendono naturalmente a spostarsi nel tempo, rischiando di compromettere il risultato ottenuto.
La funzione dell’apparecchio di contenzione
L’apparecchio di contenzione è progettato per mantenere i denti nella posizione raggiunta al termine del trattamento ortodontico. Sebbene i denti siano stati allineati, i tessuti circostanti e le forze muscolari possono spingerli a tornare nella loro posizione iniziale. La contenzione aiuta a prevenire questo fenomeno, dando il tempo necessario affinché le strutture ossee si stabilizzino definitivamente.
Le principali tipologie
Esistono diverse soluzioni per mantenere l’allineamento dentale, suddivise in apparecchi fissi e rimovibili.
- Contenzione fissa
Questa opzione consiste in un filo metallico molto sottile applicato sulla parte interna dei denti. Essendo invisibile dall’esterno, non altera l’estetica del sorriso. Inoltre, non richiede sforzi da parte del paziente, poiché resta sempre in posizione. È però fondamentale prestare attenzione all’igiene orale, poiché il filo può favorire l’accumulo di placca. - Contenzione rimovibile
Si presenta sotto forma di mascherine trasparenti o placche con filo metallico. Essendo rimovibile, consente una pulizia accurata dei denti. Per garantire l’efficacia, deve essere indossata con regolarità, seguendo le indicazioni del dentista.
Quanto tempo va indossato?
La durata dipende dalle caratteristiche individuali di ciascun paziente. In generale, l’apparecchio rimovibile deve essere portato giorno e notte nei primi mesi, riducendone gradualmente l’utilizzo solo al periodo notturno. La contenzione fissa, invece, può restare in posizione per diversi anni senza richiedere modifiche.